Pseudonimo di
Andrea De Chirico.
Poeta, scrittore e musicista italiano. Fratello del pittore Giorgio,
studiò pianoforte e composizione ad Atene e a Monaco, esibendosi con
successo al conservatorio di Milano in un concerto di sue musiche. Trasferitosi
in Francia nel 1911, si dedicò alla letteratura, pubblicando nel 1914
Les chants de la Mi-Mort sulle “Soirées de Paris” di
G. Apollinaire. Tornato in Italia allo scoppio della prima guerra mondiale,
collaborò alla “Voce” e alla “Ronda”; di nuovo a
Parigi nel 1926, cominciò a dipingere, presentando nel 1928 la sua prima
mostra personale. Nell'attività di
S., lo spazio maggiore è
occupato dalle opere letterarie: tra i suoi lavori di narrativa, caratterizzati
da quel gusto per il grottesco ravvisabile anche nella sua produzione pittorica,
emergono
Hermaphrodito (1918),
La casa ispirata (1925),
Angelica o la notte di maggio (1927),
Tragedia dell'infanzia
(1937), il racconto autobiografico
Infanzia di Nivasio Dolcemare (1941),
Narrate,
uomini,
la vostra storia (1942),
Casa “La
Vita” (1943); nella sua produzione teatrale spiccano
Il capitano
Ulisse (1934),
Emma B. vedova Giocasta (1949),
Alcesti di
Samuele (1949).
Ascolto il tuo cuore,
città (1940) e la
raccolta di saggi musicali
Scatola sonora (postuma, 1955) rappresentano
il meglio della sua saggistica. Fra i suoi lavori musicali si ricordano i
balletti
Perseo (1924),
Ballata delle stagioni (1925),
La morte
di Niobe (1925),
La vita dell'uomo (1946) (Atene 1891 - Roma
1952).